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Il MARE

Il mare con fondo sabbioso e con un litorale che alterna piccole insenature a distese di sabbia, scogli, porfidi rossi a calette incantevoli, crea un paesaggio vario che sopravvive incontaminato e selvaggio, facilmente ammirabile raggiungendo le varie cale in macchina o con escursioni in gommone lungo la costa di Perdepera, Su Sirboni, Coccorrocci , Capo Sferracavallo, marina di Tertenia e oltre. In particolare la spiaggia di Cardedu è ricca di servizi: è accessibile ai diversamente abili, è dotata di piccolo parcheggio, bar, e locali in genere, nei quali la vita notturna è particolarmente animata. Marina di Cardedu è caratterizzata da un fondale profondo che richiede quindi di vigilare il gioco dei bambini in acqua. Battuta dal vento è meta ideale per i surfisti ed è amata da quanti praticano la pesca subacquea o semplicemente desiderano immergersi nelle sue acque per ammirare i fondali. Per gli appassionati è qui inoltre possibile praticare il naturismo, in periodi di non alta frequenza turistica.

Da Cardedu si può raggiungere in pochi minuti Barisardo, con la sua splendida spiaggia dominata da una delle tante torri di difesa (Torre di Barì ) disseminate lungo la costa, la spiaggia di Cea con sabbia bianca e fine, acqua bassa, e due meravigliosi spuntoni di porfido rosso che affiorano davanti all'arenile, un vero monumento naturale. Proseguendo si arriva a Tortoli' ad Arbatax con le sue famose Rocce rosse e S. Maria Navarrese etc.

Museddu
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E’ una lunga e anche larga spiaggia a ridosso della quale c’è una pineta sotto la quale è possibile ripararsi dal sole. La spiaggia è caratterizzata da una sabbia grossa mista a piccoli ciottoli di diversi colori, l’ acqua è molto trasparente con varie sfumature di azzurro. Il fondale sempre sabbioso diventa subito profondo. La lunga spiaggia rende favorevole le passeggiate a piedi o a cavallo: un centro di ippo-trekking è presente nella zona. Essendo battuta dal vento, Museddu è anche meta ideale per i surfisti ed è amata da quanti praticano la pesca subacquea. È possibile noleggiare ombrellone, sdraio e patino. La spiaggia è accessibile ai diversamente abili, è dotata di ampio parcheggio adatto anche ai camper, hotel, bar, punti di ristoro, diving e locali in genere nella zona nei quali la vita notturna è particolarmente animata. Indicazoni

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Museddu si trova in località Marina di Cardedu e nel comune di Cardedu, ed è facilmente raggiungibile percorrendo la strada statale panoramica 125. Si trovano le indicazioni prima per la chiesa di Nostra Signora del Buoncammino quindi, oltre un ponte, quelle per le spiagge: Museddu è ben segnalata

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Cea
Cea
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La spiaggia di Cea è lunga oltre un chilometro, si presenta con un fondo di sabbia bianca e sottile, con scogli piatti, levigati dal mare e dal tempo. Le sue acque sono veramente limpide e l'arenile è molto conosciuto e riconoscibile per la presenza a pochi metri dalla riva di due faraglioni di porfido rosso chiamati Is Scoglius Arrubius. I faraglioni rossi, l’acqua trasparente, la sabbia e la fitta vegetazione di macchia mediterranea che si estende dietro la spiaggia regalano un gioco di colori e di profumi che sono tipici delle spiagge sarde. Indicazoni

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Percorrendo la 125 e lasciato Barisardo per andare verso Tortoli, sulla destra si trova un incrocio con l’indicazione per CEA. Dopo circa 4 km si arriva alla spiaggia di Cea

Spiaggetta, "Su Mare dividiu"
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La Spiaggetta si trova dopo la spiaggia di Museddu e si trova all'estremità di un tratto di costa frastagliata e caratterizzata dalla presenza di rocce di colore rossastro. La spiaggia è formata da ciottoli piuttosto grossi levigati dal mare e dal vento, ideale per coloro che non amano la sabbia; è contornata da una bassa macchia mediterranea. L’acqua non è alta e il fondale si presta per fare snorkeling. C’è un chiosco bar per rinfrescare le calde giornate estive. Indicazoni

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Dal centro abitato di Cardedu, dirigersi verso la località Buoncammino e, superando un ponte,seguire le indicazioni per le spiagge di Marina di Cardedu. La Spiaggetta si trova dopo la spiaggia di Museddu.

Su Sirboni o Cala dei Francesi
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Davanti ad acque limpide e turchesi che lasciano intravvedere in profondità i coloratissimi fondali popolati da numerosi pesci; è una caletta di sabbia fine bianca che pare incastonata tra scogli rossi e la folta vegetazione a ridosso, dove un tempo circolavano indisturbati i cinghiali ( su sirboni). E' frequentata dagli appassionati di pesca subacquea e di snorkeling. E’ adatta a chi non sa nuotare e alle famiglie con bambini perché l’acqua è molto bassa e non necessita di particolare sorveglianza da parte dei genitori. Indicazoni

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Uscire dalla stada SS 125 in prossimita di Cardedu svoltare verso Buoncamino e dopo 3 KM girare a destra, percorere altri 6 KM, seguire le indicazioni per il mare tenendosi sempre a destra fino ad incontrare una strada in leggera salita. Percorrerla fino alla spiaggia, a cui si accede tramite un sentiero di circa 300 metri.

Coccorroci
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E' una bella insenatura orlata dai ginepri e macchia mediterranea. Lunga circa 4 chilometri con fondale basso per circa 5 metri km costituita da grossi ciottoli levigati dal mare, dai colori che sfumano dal grigio-verde al rosa. E’racchiusa in modo spettacolare dai monti ed è posta proprio alle pendici del Monte Ferru che quasi a picco incombe sulla spiaggia. Grazie alla posizione esposta al vento è meta ideale per surfisti ma anche degli amanti della pesca subacquea. Con la spiaggia di Coccorrocci si conclude la sequenza di spiagge e cale di marina di Cardedu. Indicazoni

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Prendere la SS 125 in direzione Cardedu, proseguire lungo la statale senza entrare in paese: dopo poche centinaia di metri si trova l'incrocio per Marina di Cardedu segnalato da un cartello; si prosegue su questa strada per 2 km, si arriva alla spiaggia di Perdepera. Proseguendo per altri 3,4 km. si trova la spiaggia di Coccorrocci, dove sorge l'omonimo camping turistico.

Cala Luas
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Bella insenatura caratterizzata da un'acqua cristallina dai colori verde azzurro; è raggiungibile soltanto con imbarcazioni che partono dalla spiaggia di Museddu oppure a piedi partendo da Coccorrocci

I TACCHI D'OGLIASTRA

E' difficile descrivere a parole le sensazioni e le emozioni che si provano nel comprensorio dei Tacchi d'Ogliastra che occupano una porzione importante del territorio ogliastrino.



Puntando lo sguardo a ovest troviamo i Tacchi d'Ogliastra.
I Tacchi d'Ogliastra sono luoghi selvaggi e unici in Sardegna dove si possono vivere forti emozioni in habitat incontaminati e in cui trovano posto moltissime specie animali e vegetali di particolare pregio naturalistico come l'Aquila Reale e il Muflone e i boschi secolari di Leccio. I Tacchi sono monti calcareo-dolomitici, così chiamati per la loro conformazione tipica simile ad un tacco di scarpa di cui Perda Liana è il più famoso rappresentante. Si estendono in una superficie di circa 28 km quadrati che ricadono nei territori dei comuni di Ulassai, Osini, Jerzu, Ussassai, Gairo e Tertenia.
I Tra i più caratteristici si possono elencare:

Monte Perda Liana, si erge in modo isolato a costituire uno dei monumenti naturali d’Ogliastra. Perda 'e Liana è un tacco calcareo sito a sud del Flumendosa nel territorio comunale di Gairo, Seui ed Ussassai. La struttura calcareo-dolomitica terminale del torrione ha avuto origine nel Giurassico (130-150 milioni di anni fa), attraverso un lungo processo di sedimentazione in ambiente sottomarino. Tale storia geologica è testimoniata dalla presenza di numerosi fossili marini disseminati nel territorio. La base del blocco troncoconico del tacco è formato da scisti risalenti al paleozoico (360-500 milioni di anni fa). Vista la sua posizione geografica il tacco di Perda 'e Liana costituisce un riferimento geografico importante ed un simbolo dell'isola della Sardegna, visibile da grandi distanze.

Tacchi di Jerzu, Corongiu Lo spettacolare torrione di Monte Corongiu è considerato tra i più importanti tra i tacchi d'Ogliastra. Il tacco di Corongiu si eleva con i suoi 1009 metri e dalla cima del monte si ammira persino il mare. Oltre alla valenza naturalistica, è un luogo di importanza archeologica.Presentano una vegetazione apprezzabile, in cui la specie dominante è costituita dal leccio (Quercus Ilex), che si trova da solo o insieme ad alaterno, tasso e agrifoglio. Inoltre sono presenti numerose specie endemiche e alcune specie rare. Circondato dagli imponenti tacchi calcarei, sul fianco di una collina che si incunea fra i territori di mare e montagna, sorge Jerzu a 500 metri s.l.m., paese ormai noto come "la città del vino", infatti esso è famoso in tutta la regione per la qualità del suo vino, il Cannonau, il cui nome deriva dalla particolare specie dell'uva. Il paese è un'ampia terrazza che guarda il mare al quale si avvicina con le sue propaggini di pianure, nella zona di Pelau, dove sono collocati gli impianti a vigneto del cannonau. Suggestivo a monte del paese è il bosco che ospita la Chiesa di S. Antonio. Jerzu inoltre è meta conosciutissima dagli appassionati di alpinismo e free climbing: Jerzu e' un vero paradiso falesistico, con tre pareti straordinarie (il "Palazzo", "il Castello" e "l'Isola del Tesoro") di calcare tenero e levigato

La Scala/gola di san Giorgio: il tacco di Osini, vasto tavolato calcareo-dolomitico dell'Ogliastra è attraversato dalla scala o Gola o arco di San Giorgio, un vero e proprio monumento naturale della Sardegna. Situata ad un' altitudine di 870/928 m s.l.m, offre uno scenario di maestosa bellezza Ha l'aspetto di una stretta gola, delimitata da alte incombenti muraglie rocciose (fino a 100 m). Rappresenta un polo di sicura attrattiva per il visitatore interessato a conoscere una Sardegna aspra e selvaggia.

I Tacchi rossi di Ulassai, ricchi di vegetazione; all'interno dei tacchi si è sviluppato in molti punti un importante sistema carsico, comprendente grotte di dimensioni notevoli come la grotta Is Lianas e la grotta di Su Marmuri, lunga 850 metri e interamente percorribile senza attrezzatura. Sono tra le più estese in Europa.
I tacchi sono coperti da una rigogliosissima vegetazione dove affiorano numerose sorgenti. Queste nei periodi di maggiore piovosità danno origine a cascate estremamente suggestive: in prossimità del paese scorrono quelle bellissime di Lecorci e ad altri 7 km in località Santa Barbara, quelle spettacolari di Lequarci, con un salto di quasi 100 m ed una larghezza di 70 m. Soltanto nei mesi estivi, più caldi e portatori di siccità, diminuisce notevolmente il getto d'acqua di queste imponenti rapide, che si riversano nella valle sottostante all'interno di una miriade di laghetti che costellano un paesaggio strepitoso.

La Grotta Su Marmuri è considerata tra le più imponenti d’Europa grazie al suo chilometro di lunghezza e ad un altezza media di 35 metri. La cavità della grotta è scavata nel Tacco di Ulassai, il massiccio calcareo che sovrasta il paese: Su Marmuri è una grotta ancora viva: questo significa che le concrezioni continuano a formarsi. I camminamenti sono agevoli e permettono di ammirare belle scenografie: due laghetti sotterranei, formati dal continuo stillicidio, vaschette, stalattiti, gigantesche stalagmiti, colonne, pisoliti, splash (forme globulari provocate dallo stillicidio) ed altre spettacolari concrezioni calcitiche. La grotta consta di alcuni imponenti saloni ricchi di concrezioni e dalle altissime volte. La sala più grande è la Grande Sala: ha forma rettangolare, è lunga 72 m e larga 30 m. Nella Sala dell'Organo le concrezioni sono simili alle canne di un organo. La Sala del Cactus è caratterizzata dalla presenza di due alte stalagmiti che ricordano le famose piante grasse esotiche. Le altre sale sono: la Sala dei Pipistrelli, la Galleria delle Vaschette e la Sala Terminale. La temperatura interna è costantemente sui 10° circa.

A sud-est il Monte Ferru L'area di monte Ferru si estende su una superficie di circa 1900 ettari e su terreni esclusivamente di proprietà del comune di Cardedu. La vegetazione spontanea è poco variegata. Si può senza alcun dubbio affermare che il leccio è presente sul 70% del territorio ove si associa con il corbezzolo, la fillirea, il lentischio, viburno e mirto alle quote più basse. . Nel restante 30% sono da indicare tratti di Macchia Bassa e Macchia Medio-Bassa costituita da corbezzolo, erica, fillirea, ginepro, carrubo, cisti. e qualche sughera sparsa. Sono presenti inoltre alcune aree caratterizzate da suolo superficiale, molto pietroso, improduttivo con dominanza del cisto .Su tutto il M.te Ferru è presente una fitta rete di carrareccie e numerosissime sono le carbonaie E’ situato prevalentemente a sud del centro abitato di Cardedu. Morfologicamente il territorio Monte Ferru è piuttosto variegato, con ampie vallate di origine granitica .La vetta del Monte Ferru, è situata al centro del complesso e si erge per oltre 800 Mt s. l. m.

A Nord troviamo l’altopiano di Golgo, Baunei Dopo aver percorso una serie di tornanti in salita dal centro abitato di Baunei, si aprirà alla vista dei visitatori una selvaggia vallata di origine basaltica racchiusa da una serie di bastionate calcaree e ricoperta da una fitta vegetazione di lecci, ginepri e macchia mediterranea. L’Altopiano è noto principalmente per la sua Voragine di Su Sterru (che con i suoi 280 m. è la più profonda in Europa) In prossimità della Voragine si trovano naturali conche di raccolta dell’acqua piovana

Come arrivare a Golgo In auto: dal centro abitato di Baunei seguire le indicazioni per San Pietro Golgo. Dopo una serie di tornanti si raggiunge il “Supramonte” ; la strada segue la vecchia Bia Maore (la Strada Principale), si insinua in un bosco di lecci secolari e macchia mediterranea e dopo 8 km. circa si arriva all’altopiano. In Trenino: a bordo del Trenino Supramonte è possibile raggiungere l’Altopiano del Golgo dalla Piazza Principale di Baunei (itinerario consigliato

Il Supramonte di Urzulei riesce ancora ad offrire ai numerosi visitatori, angoli incontaminati, selvaggi, panorami incantevoli e suggestivi siti archeologici da esplorare. Comprende la parte più selvaggia dell'intero territorio, si estende per 4830 ha nella parte montana e per 1180 ha in quella marina. Nella parte orientale il fiume Flumineddu ha scavato per 22 km un canyon che origina la gola di Gorroppu, al confine con i territorio di Orgosolo. Le pareti in verticale sono alte circa 450 m, ed è una delle gole più profonde d'Europa. Nel Supramonte di Urzulei si trovano esemplari di piante che hanno avuto i loro natali nella notte dei tempi tra cui: - il tasso millenario alto 28 metri, autentico monumento vivente della natura, in località Sedda ar Baccas; - la vite secolare, Ceppo di vite selvatica avente circonferenza di 125 cm, una misura assolutamente fuori dal comune dell'età presunta superiore ai cento anni, è tuttora in buono stato vegetativo i suoi tralci si arrampicano sui lecci presenti fino ad un altezza di 15 metri. Sempre nel territorio di Urzulei, si sta procedendo alla reintroduzione del Cervo Sardo (esemplari di Cervus Elaphus Corsicanus), Un'altra specie molto rara presente in questo territorio è il geotritone, un particolare genere di anfibio, presente con cinque specie diverse in Sardegna.

Nel centro sardegna svetta incontrastato il Massiccio del Gennargentu Cime dalle tonalità argentate modellano il profilo montuoso del Gennargentu, "porta d'argento": un complesso montuoso articolato in una serie di propaggini (di cui una è il Supramonte) che arrivano a nord quasi fino a Nuoro, a sud fino alla vallata del Flumendosa, in direzione est ovest vanno dal Tirreno al Tirso. Le vette più elevate sono il Bruncu Spina (1829 m) e Punta La Marmora (1834 m): qui è possibile sostare per godere di una vista che spazia a 360° su un panorama estremamente suggestivo. Il Gennargentu offre uno degli scenari naturalistici più caratteristici della Sardegna: è un vasto territorio in gran parte incontaminato e selvaggio, frequentato da una fauna di notevole pregio naturalistico, dove non mancano profonde gole e canyon. Nel cielo è possibile avvistare gli eleganti volteggi dell'aquila reale e del Bonelli, del nibbio reale, grifone, mentre la zona è frequentata dal cinghiale, volpe, martora, gatto selvatico. Prezioso anche il repertorio botanico, che annovera roverelle secolari, lecci, tassi, castagni, noccioli, ginepri nani, timo, elicriso, santolina

Come arrivare La punta di Bruncu Spina è raggiungibile percorrendo dalla provinciale per Desulo 5 chilometri dopo Fonni. In prossimità di Tascusì si può anche imboccare una strada asfaltata che porta al rifugio S'Arena (1500 m dopo Fonni), da cui si può raggiungere a piedi il Bruncu Spina o la Punta Lamarmora.

I Monumenti naturali come Goloritzè, Pedra longa, su Sterru di Baunei , l’olivastro secolare di S Maria, la scala S.Giorgio di Osini, Perda 'e liana di Gairo che rappresentano l’essenza di una terra tutta da scoprire e ammirare. Da Lanusei, paese arroccato sulla montagna,a 10 minuti dall’agriturismo, passa il vecchio "Trenino Verde": che percorre i luoghi più belli e impervi della nostra isola. Partendo da Arbatax, stazione ferroviaria sul mare, attraversando i territori di Girasole, Villagrande, Elini, Arzana, Ilbono e Lanusei. Il paesaggio è un alternarsi di emozioni:attraversa i tacchi arrivando all’ l'oasi naturalistica di Montarbu, tra i profumi e i colori di un ambiente incontaminato.

Perda 'e Liana

Tacchi Jerzu, Monte Corongiu

Jerzu, Chiesa di San'Antonio

Osini, Scala o Gola di San Giorgio

Tacchi rossi, Ulassai

Grotta Su Marmuri, Ulassai

Monte Ferru, Cardedu

Altopiano del Golgo, Baunei

Su Gorropu, Urzulei

Altopiano Gennargentu

Perda Longa, Baunei